martedì 29 settembre 2009

Consiglio Comunale del 28/09/09

Il Consiglio Comunale del 28 settembre si è svolto in due sessioni, la seconda in seduta aperta con Ordine del giorno "La scuola di San Miniato dopo la riforma Gelmini"

Nella prima parte del Consiglio sono state date le risposte ad una interrogazione del gruppo PDL sulla viabilità a La Scala e la risposta all'interrogazione del Gruppo La Sinistra per San Miniato sul Polo Scolastico di San Miniato.
La risposta è sta in parte esaustiva: il Sindaco e la Giunta hanno confermato la loro intenzione di riportare il polo scolastico a San Miniato Centro storico, cioè in via catena dove previsto anche dal regolamento urbanistico, ma non hanno detto niente di preciso sui tempi dei lavori al liceo Marconi. Ci hanno informato su quanto al Provincia spende ed ha speso per il trasferimento del liceo a San Donato e per l'allestimento delle aule e servizi connessi. Precisamente
- arredi classi e uffici € 110.000
- rete internet € 35.000
- trasporto, pulizie, impianti allarme € 26.000
- affitto impianto Fontevivo per attività motoria € 15.000 annuali
- trasporto alunni a Fontevivo € 23.450 annuali
- acquisto immobile San Donato € 7.080.000
Inoltre nella risposta ci è stato detto che "la Provincia è impegnata ad espletare le pratiche per la richiesta tecnico-economica per lo studio di fattibilità, per poter disporre la bozza di studio (su cui avviare i confronti con le amministrazioni, le scuole, i cittadini) alla fine del 2009, primissimi mesi 2010 " ma un tecnico della Provincia su nostra richiesta ci ha detto che " Nel programma triennale OOPP per gli anni 2010-2011-2012, in corso di predisposizione, è previsto per l'anno 2010 l'inserimento del finanziamento necessario per il conferimento dell'incarico professionale di progettazione.
I tempi quindi sono molto lunghi, ad un anno dal trasferimento niente è ancora stato fatto.
Sull'ultimo punto infine riguardante l'Auditorium dell'Istituto Cattaneo la risposta recita così " La provincia appena completato l'iter per la variazione del triennale (per una diversa e più immediata forma di finanziamento, pari comunque a 375.000 euro) procederà ad avviare l'iter prevedendo la fine dei lavori per maggio/giugno 2010" Su precisa richiesta il Sindaco ha precisato che tale cifra è riferita al completamento dell'Auditorium, il quale, secondo il personale che opera nell'Istituto, necessita solo del disbrigo burocratico dell'agibilità.
Gli altri punti all'ordine del giorno riguardavano una variazione del programma delle opere pubbliche e la conseguente variazione di bilancio.
In particolare una cifra di circa 58.000 veniva destinata per interventi nelle scuole, su alcuni impianti caldaie, ma soprattutto per interventi sulla pavimentazione della terrazza nella nuova scuola materna di San Miniato. Pur approvando la variazione di bilancio abbiamo richiesto, visto che la scuola è una struttura recentissima, che si indagasse sulle eventuali responsabilità nei lavori eseguiti dalle ditte in quanto un deterioramento in così breve tempo ci sembrava sintomo di lavori non bene eseguiti.

La seduta del Consiglio Comunale aperto ha registrato un buon numero di partecipanti, a cominciare dai viceresponsabili degli Istituti Comprensivi (Sacchetti e Buonarroti) e del Preside del Marconi nonchè del rappresentante del Cattaneo. Purtroppo i primi interventi si sono protratti per tempi lunghi e hanno allungato notevolmente i tempi del Consiglio e molti genitori se ne sono andati perchè ormai tardi e non sonmo potuti intervenire. Ci dispiace molto che la gestione del Consiglio, soprattutto per inesperienza, abbia avuto queste difficoltà. Questo ci permetterà, in un prossimo consiglio, di meglio organizzare lo svolgimento degli interventi permettendo a tutti, ma soprattutto ai semplici cittadini, di poter esrimere la propria opinione.
Per ora ci scusiamo con chi non è potuto intervenire perchè lìora era tardi, invitandolo comunaque a dire la propria opinione anche in questo blog.

Istituzione del Registro delle dichiarazioni anticipate di volontà relative ai trattamenti sanitari – Testamento biologico

Mozione presentata dal gruppo La Sinistra per San Miniato al Consiglio del 28/09/09
Premesso che

per testamento biologico si intende un documento legale che permette di indicare in anticipo i trattamenti medici che ciascuno intende ricevere o rifiutare in caso di incapacità mentale, di incoscienza o di altre cause che impediscano di comunicare direttamente ed in modo consapevole con il proprio medico. E' conosciuto anche come "Dichiarazione di volontà anticipata per i trattamenti sanitari". La persona che redige un testamento biologico nomina un fiduciario per le cure sanitarie che diviene, nel caso in cui la persona diventi incapace, il soggetto chiamato ad intervenire sulle decisioni riguardanti i trattamenti sanitari stessi;

la "Dichiarazione di volontà anticipata per i trattamenti sanitari" (con la denominazione di "Living will") è stata introdotta per legge negli Stati Uniti e in molti paesi dell'Unione Europea nel 1991, anno in cui la maggior parte dei paesi occidentali ha legiferato in materia. Dove non esiste ancora una legge specifica, vi è però una giurisprudenza costante che riconosce valore ai testamenti biologici.

Richiamati
gli articoli della Costituzione della Repubblica Italiana:
art. 2 (inviolabilità dei “diritti dell’uomo”), art. 13 (inviolabilità della “libertà personale”), art. 3, I e II com. (eguaglianza davanti alla legge di “tutti i cittadini”, “senza distinzione di condizioni personali”) e art. 32 (“diritto dell’individuo” alla tutela della salute, mentre “nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge”, la quale “non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana e della sua dignità”);

la Legge n. 145 del 28 marzo 2001 con la quale il Parlamento Italiano ha ratificato la Convenzione di Oviedo sui Diritti dell’Uomo e la Biomedicina [“Convenzione per la protezione dei Diritti dell’Uomo e della dignità dell’essere umano nei confronti delle applicazioni della biologia e della medicina”] del 4 aprile 1997 che recita all’art. 5: “Un intervento nel campo della salute non può essere effettuato se non dopo che la persona interessata abbia dato consenso libero e informato ... La persona interessata può, in qualsiasi momento, liberamente ritirare il proprio consenso”, e precisa all’art. 9: “I desideri precedentemente espressi a proposito di un intervento medico da parte di un paziente che, al momento dell’intervento, non è in grado di esprimere la sua volontà, saranno tenuti in considerazione”;

la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, proclamata il 7 dicembre 2000 a Nizza, oggi allegata con valore vincolante al Trattato di Lisbona, che al Capo I, “Dignità”, stabilisce, ai primi 3 articoli, che “la dignità umana è inviolabile”, che “ogni individuo ha diritto alla vita” e “alla propria integrità fisica e psichica”, e che “nell’ambito della medicina e della biologia” “deve essere in particolare rispettato” “il consenso libero e informato della persona interessata”;

Preso atto che:
il nuovo codice di Deontologia medica adottato dalla Federazione Nazionale dei Medici chirurghi ed odontoiatri, dopo aver precisato all'art. 16 che " il medico deve astenersi dall'ostinazione in trattamenti diagnostici e terapeutici da cui non si possa attendere un beneficio per la salute del malato...", all'art 35 sancisce che " il medico non deve intraprendere attività terapeutica senza l'acquisizione del consenso esplicito ed informato del paziente... In ogni caso, in presenza di un documentato rifiuto di persona capace, il medico deve desistere da atti ...curativi, non essendo consentito alcun trattamento medico contro la volontà della persona." Inoltre all'art 38 si afferma che " il medico deve attenersi,... alla volontà liberamente espressa dalla persona di curarsi...Il medico, se il paziente non è in grado di esprimere la propria volontà deve tenere conto nelle proprie scelte di quanto precedentemente manifestato dallo stesso in modo certo e documentato."

il Comitato Nazionale di Bioetica, si è espresso in data 18 dicembre 2003, precisando che " ... appare non più rinviabile una approfondita riflessione, non solo bioetica, ma anche biogiuridica, sulle dichiarazioni anticipate... che dia piena e coerente attuazione allo spirito della Convenzione sui diritti umani e la biomedicina...". Inoltre il CNB specifica che " le direttive anticipate potranno essere scritte su un foglio firmato dall'interessato, e i medici dovranno non solo tenerne conto, ma dovranno anche giustificare per iscritto le azioni che violeranno tale volontà"
visto
il documento del 24 ottobre 2008., Rifiuto e rinuncia consapevole al trattamento sanitario nella relazione paziente-medico, con cui il Comitato Nazionale di Bioetica esprime parere favorevole al diritto del paziente “cosciente e capace di intendere e di volere, adeguatamente informato sulle terapie, in grado di manifestare in modo attuale la propria volontà” di rifiutare i “trattamenti sanitari salva-vita”.

Considerato che
la giurisprudenza di legittimità si è già espressa sul punto dell’interruzione dei trattamenti sanitari e del rilievo del testamento biologico. La sentenza della Corte di Cassazione del 16 ottobre 2007, n. 21748 afferma che “ove il malato giaccia da moltissimi anni (…) in stato vegetativo permanente, con conseguente radicale incapacità di rapportarsi al mondo esterno, e sia tenuto artificialmente in vita mediante un sondino naso gastrico che provvede alla sua nutrizione ed idratazione, su richiesta del tutore che lo rappresenta, e nel contraddittorio con il curatore speciale, il giudice può autorizzare la disattivazione di tale presidio sanitario (fatta salva l’applicazione delle misure suggerite dalla scienza e dalla pratica medica nell’interesse del paziente), unicamente in presenza dei seguenti presupposti: (a) quando la condizione di stato vegetativo sia, in base ad un rigoroso apprezzamento clinico, irreversibile e non vi sia alcun fondamento medico, secondo gli standard scientifici riconosciuti a livello internazionale, che lasci supporre la benché minima possibilità di un qualche, sia pure flebile, recupero della coscienza e di ritorno ad una percezione del mondo esterno; e (b) sempre che tale istanza sia realmente espressiva, in base ad elementi di prova chiari, univoci e convincenti, della voce del paziente medesimo, tratta dalle sue precedenti dichiarazioni ovvero dalla sua personalità, dal suo stile di vita e dai suoi convincimenti, corrispondono al suo modo di concepire, prima di cadere in stato di incoscienza l’idea stessa di dignità della persona. Ove l’uno o l’altro presupposto non sussista, il giudice deve negare l’autorizzazione, dovendo allora essere data incondizionata prevalenza al diritto alla vita, indipendentemente dal grado di salute, di autonomia e di capacità di intendere e di volere del soggetto interessato e dalla percezione, che altri possano avere, della qualità della vita stessa”;

Ritenuta
improcrastinabile l’esigenza che venga approvata al più presto una legge che regoli unitariamente la materia

Rilevato che
il Comune è preposto alla tutela dei diritti dei cittadini, tra cui quello alla libertà ed alla salute, così come espresso nella Carta Costituzionale, e pertanto rientra tra le sue competenze l’istituzione e l’attivazione di un servizio con forte rilievo sociale ed in grado di garantire pienezza dei diritti di cittadinanza a tutti i cittadini sanminiatesi;

lo Statuto del Comune di San Miniato, all’art. 3, prevede che il Comune tuteli e promuova “i diritti costituzionalmente garantiti attinenti alla libertà e alla dignità delle persone”;

i Comuni possono istituire uno o più registri per fini diversi ed ulteriori rispetto a quelli propri dell’anagrafe, organizzati secondo dati ed elementi obbligatoriamente contenuti nei pubblici registri anagrafici;


il Consiglio Comunale di San Miniato

Impegna il Sindaco e la Presidente del Consiglio a occasioni di dibattito pubblico sul tema del Testamento Biologico

Auspica che il Parlamento Italiano possa in tempi brevi approvare una legge che abbia il fine di regolare in maniera inequivocabile la possibilità di ogni cittadino di potersi esprimere con chiarezza in merito ai propri desideri in tema di Testamento Biologico

Impegna, il Sindaco e la Presidente del Consiglio, al fine di stimolare tale processo legislativo, a istituire presso il Comune apposito registro per raccogliere, autenticare e conservare le dichiarazioni dei cittadini in ordine alle proprie “Direttive Anticipate” o “Testamento Biologico” secondo il modello diffuso dalla Fondazione Veronesi nel quale, liberamente, la persona dichiara quali terapie accettare o meno in caso di incapacità e nomina un fiduciario al quale affidare l’esecuzione della propria volontà

Decide di inviare copia del presente atto ai 25 senatori impegnati nella 12° Commissione permanente “Igiene e Sanità”, al Presidente della Repubblica, ai presidenti di Senato e Camera, al Ministro Sacconi: ai quali verranno inviati anche aggiornamenti sul numero di cittadini che decideranno di registrarsi a tale scopo presso il comune.

Mozione per la prevenzione e la lotta all’omo-transfobia

Nel Consiglio Comunale del 28/09/09 la Sinistra per San Miniato ha presentato due mozioni che verrannop discusse al prossimo consiglio. La prima è sulla prevenzione e lotto all'omotransfobia, questo è il testo:

Considerato
il pesante clima di omofobia esistente nel paese degenerato in numerosi episodi di violenza accaduti nel corso dell’ultimo anno in diverse città d’Italia, tra i quali:
- aggressione e pestaggio del cantautore Emilio Rez (Roma, 19 agosto);
- pestaggio e accoltellamento di una coppia gay all’uscita di un locale (Roma, 22 agosto);
- incendio davanti ad un locale che ospita una rassegna di cultura gay (Roma, 26 agosto);
- insulti e pestaggio di due ragazzi stranieri omosessuali (Napoli, 28 agosto);
- lancio di due bombe carta davanti ad un luogo di raduno gay (Roma, 1 settembre);
- aggressione a sprangate di due ragazzi (Bologna, 8 settembre);
- aggressione e pestaggio di un ragazzo all’uscita di un locale gay (Firenze, 9 settembre);
- aggressione di un socio di un circolo gay (Bologna, 12 settembre);
una cultura diffusa ancora oggi anche in Italia che spinge a considerare le persone omosessuali, transessuali e transgender come perverse o malate, rendendole spesso oggetto di scherno e discriminazione e obbligandole a nascondersi e spesso a rinunciare, per paura di essere scoperte, al diritto di denunciare maltrattamenti, percosse, furti o ricatti;
Premesso che
Il Parlamento Europeo il 18 gennaio 2006 ha approvato più risoluzioni attraverso le quali invita gli Stati membri ad agire per contrastare i diversi fenomeni in cui la omo-transfobia si manifesta (-P6_TA(2006)0018, P6_TA(2006)0273, P6_TA(2007)0167-);
La Costituzione della Repubblica Italiana (art. 3) stabilisce che:
tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani all’articolo 2, comma 1 recita: “Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione.”
La Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea (2000/C 364/01) all’articolo 1 recita: “La dignità umana è inviolabile. Essa deve essere rispettata e tutelata”. E all’articolo 21 ribadisce: “E’ vietata qualsiasi forma di discriminazione fondata, in particolare, sul sesso, la razza, il colore della pelle o l’origine etnica o sociale, le caratteristiche genetiche, la lingua, la religione o le convinzioni personali, le opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, l’appartenenza ad una minoranza nazionale, il patrimonio, la nascita, gli handicap, l’età o le tendenze sessuali”.
La legge Regionale n.63 del 2004, che impegna la Regione Toscana a garantire “il diritto all'autodeterminazione di ogni persona in ordine al proprio orientamento sessuale e alla propria identità di genere” adottando “politiche finalizzate a consentire a ogni persona la libera espressione e manifestazione del proprio orientamento sessuale e della propria identità di genere, e promuove il superamento delle situazioni di discriminazione”;
Tenuto conto che:
in Italia non ci sono specifiche politiche tese a contrastare le forme di discriminazione nei confronti delle persone omosessuali, transessuali o transgender e non esistono dati statistici utili per valutare il fenomeno
I dati statistici (2009) dell’Agenzia UE per i diritti fondamentali dimostrano che l’omofobia è un fenomeno socialmente in piena diffusione nei paesi europei ed in molti casi tollerata se non sostenuta apertamente da esponenti politici ed istituzionali (esempio sindaco di Treviso Giancarlo Gentilini, che in occasione di un raduno gay nella sua città ha dichiarato di aver dato ordine alla sua comandante della Polizia municipale di fare “pulizia etnica contro i culattoni”;
Tutto ciò premesso e considerato,
Il Consiglio Comunale di San Miniato
condanna
ogni discriminazione fondata sull'orientamento sessuale ed ogni atteggiamento fisico e verbale espressione di omofobia ed istigatore di odio e violenza nei confronti delle persone omosessuali, , transessuali o transgender;
Impegna il Sindaco e la Giunta Comunale:
a promuovere, anche in coordinamento con le associazioni e gli organismi operanti nel settore, iniziative destinate a sensibilizzare l’opinione pubblica verso la cultura delle differenze, la prevenzione e la condanna degli atteggiamenti e dei comportamenti di natura omofobica e transfobica;
a promuovere, in collaborazione con gli organismi istituzionali di competenza, interventi nella scuola, perché istituzione deputata all’educazione dei futuri cittadini ad una cultura delle diversità e quindi luogo principale per lo sviluppo di iniziative dedicate alla lotta contro le discriminazioni.
Ad aderire alla Rete Ready (Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni contro le discriminazioni);

E' il momento di dire basta!Via subito dall'Afghanistan

Al Consiglio Comunale del 28/09/2009 La Sinistra per San Miniato e i Comunisti Uniti hanno presentato il seguente ordine del giorno:
"IL CONSIGLIO COMUNALE

Esprime profondo dolore per la morte dei sei militari italiani e dei numerosi civili afghani caduti nell’ultimo attentato a Kabul;

PREMESSO CHE

la guerra in Afghanistan, quella iniziata il 7 ottobre 2001, ha provocato la morte di 21 soldati italiani, 1.400 soldati alleati, 6 mila soldati e poliziotti afgani, circa 25 mila guerriglieri talebani e quasi 11 mila civili afgani (di cui oltre 3 mila vittima degli attacchi talebani e almeno 7 mila uccisi dalle truppe alleate - più di 3 mila civili morirono nei soli bombardamenti aerei del 2001-2002). In totale, quindi, almeno 43 mila vite umane sono state stroncate in otto anni di guerra.

fino a tre anni fa le truppe italiane schierate in Afghanistan erano concentrate a Kabul, dove la situazione era ancora molto tranquilla, e non svolgevano azioni di combattimento. Dall'estate del 2006, con spostamento del contingente nelle regioni più 'calde' dell'ovest, sono iniziati i primi scontri con i guerriglieri talebani, ufficialmente solo 'difensivi'. Dal gennaio 2009 le truppe italiane, mutate nella loro composizione (non più alpini e bersaglieri ma solo parà della Folgore), cresciute di numero (quasi 3 mila) e dotate di mezzi più aggressivi (carri armati ed elicotteri da combattimenti), hanno ufficialmente iniziato le azioni 'offensive' penetrando in zone controllate dai talebani (Farah e Badghis). Da allora i soldati italiani sono quotidianamente impegnati in azioni di combattimento e in vere e proprie battaglie nelle quali hanno ucciso centinaia di guerriglieri.

la missione militare italiana in Afghanistan ISAF costa ai contribuenti circa 300 milioni di euro all'anno. Solo per le spese di mantenimento truppe e mezzi.
Mantenere 3 ospedali di standard occidentale, un centro di maternità, 27 cliniche e posti di pronto soccorso e un programma di assistenza sanitaria nelle carceri, costa a una Ong italiana 6 milioni di euro all'anno.
Quanti ospedali, scuole e orfanotrofi si potrebbero aprire in Afghanistan con le decine di milioni di euro spesi per pagare gli stipendi dei nostri soldati e i pieni di benzina dei nostri blindati?

dovevamo portare la democrazia e arrestare l’avanzamento dei talebani: ad oggi sono sempre più evidenti i brogli elettorali (riconosciuti sia dalla commissione afgana ma anche dagli stessi osservatori europei) che hanno portato alla vittoria elettorale Hamid Karzai e l’efficacia del nostro intervento militare è indirettamente dimostrata dagli ultimi rapporti pubblicati dall’International Council of Security and Development che dimostra come la presenza dei seguaci del mullah Omar sia passata dal 54% del paese di due anni fa all’80% di adesso;

dovevamo sdraricare la piaga dell’oppio: invece di diminuire, in questi 5 anni la produzione di oppio afgano (che arriva da noi come eroina) è vertiginosamente aumentata, polverizzando il record storico talebano del 1999 di 91.000 ettari di piantagioni in 18 province su 32, con oltre 165.000 ettari coltivati a oppio in 32 province su 32.

Un business intoccabile perché gestito dai signori della guerra alleati degli Usa (che altrimenti si rivolterebbero in armi) e dallo stesso governo Karzai (lo stesso fratello del presidente, Walid Karzai, è uno dei maggiori trafficanti d'oppio del paese)

L'art.11 della Costituzione della Repubblica Italiana recita "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali

Tutto ciò premesso

IL CONSIGLIO COMUNALE

CHIEDE che il governo italiano ritiri immediatamente le truppe italiane e compia ogni sforzo perché anche gli altri paesi Nato facciano altrettanto.
AUSPICA che anche questo eccidio non sia di nuovo usato, come è avvenuto per i precedenti, per alimentare la guerra in Afghanistan e che il nostro paese non sia invischiato ulteriormente in una guerra senza sbocco;
CHIEDE che l’ONU indica una conferenza internazionale di pace che coinvolga la comunità internazionale e tutti i soggetti politici e sociali presenti in quel paese;
SI IMPEGNA E IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA a sostenere le istituzioni, le associazioni e i movimenti che intendono contribuire, anche nel proprio territorio, alla costruzione di politiche di pace.

L'ordine del giorno è stato emendato dal gruppo consiliare del PD che con il proprio emendamento ha cambiato il paragrafo del ritiro immediato delle truppe e il titolo conseguentemente l'odg approvato, visto che il pd ha la maggioranza, è quello emendato.

sabato 19 settembre 2009

Consiglio Comunale aperto

Dietro richiesta dei Gruppi Consiliari "la Sinistra per San Miniato" e "Comunisti Uniti" il 28 settembre 2009 alle ore 18.30 si svolgerà presso la sala consiliare del Comune di San Miniato un Consiglio Comunale aperto sulla scuola.
Genitori, studenti, personale ATA, insegnanti, precari e cittadini sono invitati a partecipare numerosi ed esprimere la loro posizione sulla riforma della scuola.
VI ASPETTIAMO NUMEROSI.

Polo scolastico San Miniato

INTERPELLANZA PRESENTATA DAL GRUPPO "LA SINISTRA PER SAN MINIATO" AL CONSIGLIO COMUNALE DEL 15/09/09

PREMESSO CHE

- nel giugno 2008, a pochi giorni dalla regolare scadenza delle iscrizioni, fu annunciata l’improvvisa chiusura del Liceo Marconi di San Miniato, per proclamate cause di inagibilità, e il suo trasferimento in uno stabile adibito ad uso commerciale presso l’Interporto di San Donato;

- in data 14/01/2009 fu ufficializzato un protocollo d’intesa tra la Provincia di Pisa e il Comune di San Miniato, che indicava in particolare a quest’ultima amministrazione “un percorso agevolato per garantire lo snellimento delle procedure per il trasferimento”; nello stesso documento si indicava la progettazione di un polo scolastico in via Catena comprensivo di due istituti (Scientifico e Psico-Pedagogico), la cui vicinanza con l’Istituto Tecnico avrebbe ottimizzato una fruibilità comune a strutture quali laboratori, palestra, ecc., nell’ottica di una riqualificazione di San Miniato come città culturale, oltreché turistica.

Considerato che la struttura realizzata per l’Istituto Tecnico rimane a tutt’oggi incompleta per quello che riguarda l’ultimo lotto (dove fra l’altro è compresa la palestra)

Considerato inoltre che proprio all’Istituto Cattaneo è impossibile utilizzare la struttura dell’auditorium ormai quasi completata per mancanza degli arredi e per difficoltà nell’iter burocratico per la richiesta e ottenimento dell’agibilità;

INTERPELLA IL SINDACO per conoscere

- se è ancora intendimento di codesta Amministrazione mantenere il polo scolastico nel capoluogo in via catena;

- quali atti concreti sono stati fatti dalla provincia, nel rispetto del protocollo di intesa firmato nel gennaio scorso, per l’avvio dei lavori di ristrutturazione e consolidamento del liceo scientifico Marconi e quali tempi sono stati previsti;

- quali atti sono stati fatti per sollecitare l’ultimazione dei lavori dell’Istituto Tecnico Cattaneo e in particolare per il completamento e l’agibilità dell’auditorium dato che la spesa necessaria è sicuramente di modesta entità e che la struttura potrebbe rappresentare una risorsa importante per San Miniato, data la mancanza di strutture similari nel nostro centro storico.

Perchè l'ignoranza costa molto di più dell'istruzione

ORDINE DEL GIORNO PRESENTATO DAI GRUPPI CONSILIARI "LA SINISTRA PER SAN MINIATO" E "COMUNISTI UNITI" AL CONSIGLIO COMUNALE DEL 15/09/09

L’inizio dell’anno scolastico è nuovamente funestato da mille problemi.
Solamente quest’anno si perderanno 42mila posti ,il più grande licenziamento di massa della storia italiana, e solo nella nostra provincia vi saranno 178 posti in meno per i docenti e 91 posti in meno per il personale ATA.
Le conseguenze negative non saranno solamente per i lavoratori della scuola, ma ci saranno ricadute anche sugli studenti, sulle famiglie e sulle comunità.
Si riducono risorse per i più deboli, per i soggetti portatori di handicap, per i bambini migranti. Non si investe nell’edilizia scolastica e nella messa in sicurezza delle scuole. E per far cassa, si propone il maestro unico e il taglio del tempo pieno stravolgendo un modello didattico di eccellenza che ha portato la scuola elementare italiana ai primi posti nelle classifiche internazionali. Si cambia la scuola superiore, non la si riforma, con il solo scopo di ridurre le ore di insegnamento. E mentre si risparmia sulla scuola pubblica si danno risorse (il bonus) per chi va nella scuola privata.
Impoverire la scuola pubblica farà sì che l’istruzione non sia più per tutti ma per chi se la potrà pagare. E questo significa non solo ignorare un preciso compito istituzionale ma stravolgere la fisionomia del Paese, creare nuove disparità e diseguaglianze.
A settembre la riduzione del numero degli insegnanti avrà come immediato effetto l’espulsione di migliaia di docenti precari dalla scuola. A settembre i genitori troveranno una scuola più povera. Meno insegnanti, meno tempo pieno, meno sostegno. Insomma meno strumenti per permettere a tutti di imparare e di imparare meglio.
Il Comune non deve coprire le lacune di scelte politiche del governo centrale, ma è anche vero che una amministrazione di Sinistra ha il dovere di contrastare politicamente, anche attraverso il reperimento e l'investimento di maggiori risorse, quanto ritiene negativo e lesivo all'istituzione della scuola pubblica come sancito nella nostra costituzione. Il mantenimento della qualità dell'insegnamento, della salubrità degli ambienti, della massima fruibilità del servizio scolastico da parte delle famiglie diventa oggi elemento qualificante per una Amministrazione e diventa una precisa risposta politica per una scuola pubblica, multietnica, inclusiva e di elevata formazione.
Alla luce delle considerazioni espresse, il Consiglio comunale di San Miniato nel denunciare i provvedimenti ministeriali nella scuola come lesivi per l’intera comunità, si impegna con tutti i mezzi politici e amministrativi possibili a fianco dei comitati di cittadini, associazioni, sindacati e partiti, AFFINCHE’ .
• siano aumentate le risorse per l’istruzione pubblica.
• non sia ridotto il numero degli insegnanti.
• si aumentino i posti negli asili nido e venga generalizzata la scuola dell’infanzia.
• venga affidato all’autonomia delle scuole il modello didattico per la scuola elementare e sia abbandonata l’imposizione del maestro unico.
• venga lanciato un grande piano per l’edilizia scolastica, che abbia come obiettivo irrinunciabile la messa in sicurezza di tutti gli edifici scolastici.
• si vada ad una riforma della scuola superiore elevando da subito l’obbligo scolastico almeno sino a sedici anni e, in prospettiva, garantendo a tutti il diritto all’istruzione sino al diciottesimo anno di età.
• venga salvaguardata la laicità della scuola di tutti non imponendo che gli insegnanti di una materia facoltativa, la religione, partecipino agli scrutini.

venerdì 7 agosto 2009

Ordine del giorno "pacchetto sicurezza"

Nel Consiglio Comunale del 6/8/2009, la Sinistra per San Miniato insieme ai Comunisti Uniti aveva presentato un ordine del giorno sul pacchetto sicurezza invitando l'Amministrazione comunale alla disabbedienza alla legge. Il richiamo alla disobbedienza era chiaramente una provocazione per richiamare l'attenszione su una legge incostituzionale, perchè lede i principi fondamentali delle persone, e razziale perchè appunto contro particolari razze. In consiglio abbiamo raggiunto una ccordo con la maggioranza pd e avbbiamo approvato un ordine del giorno che riportiamo di seguito, con l'impegno di tutte le forze pd, comunisti uniti e sinistra per san miniato di operare affinchè i diritti fondamentali di tutti- i cittadini, immigrati regolari e non -siano salvaguardati.

Disobbedire al Pacchetto Sicurezza

PREMESSO che l’approvazione da parte del Governo Italiano del Pacchetto sicurezza (Dgl 773/bis “Disposizioni in materia di sicurezza pubblica”) dove viene introdotto il reato di “immigrazione clandestina” trasforma un fenomeno sociale quale l’immigrazione in fenomeno criminale, oltre a discriminare e porre in una condizione di inferiorità gli immigrati, contrariamente a quanto sancito dai principi della Carta Costituzionale;

DATO ATTO che l’introduzione del reato di immigrazione clandestina, assieme ad un insieme di altre norme, di fatto sancisce la nascita di diritti diversi per i migranti, oltre ad affermare giuridicamente l’odiosa equazione immigrato uguale delinquente ostacolando di fatto ogni percorso di cittadinanza e fomentando atti di xenofobia e razzismo.

RITENUTO il dgl 773/bis un provvedimento odioso, perchè toglie agli immigrati una complessità di diritti che nulla hanno a che vedere con la sicurezza fino all’introduzione di norme che se applicate provocherebbero una insostenibile emergenza sociale per quanto riguarda il tema dell’iscrizione anagrafica, della scuola, dell’accesso alla sanità, con conseguenze drammatiche a catena su una serie infinita di diritti che colpiscono anche i cittadini stranieri regolari.

CONSIDERATO che solo l’ipocrisia spinge oggi componenti del centrodestra a chiedere una sanatoria per le badanti perchè altrimenti milioni di famiglie e l’intero nostro sistema assistenziale, andrebbero al collasso. Una concezione utilitaristica del lavoro delle persone che cancella la dignità dell’uomo che respingiamo con sdegno.

RITENUTO inoltre che nelle disposizioni è presente l’introduzione di strumenti di vigilanza come le cosiddette ronde, le quali, creando un corpo parallelo alle forze di polizia, uniche titolari della garanzia dell’ordine pubblico, rischiano di assumere un carattere di propaganda politica illegale e possono contribuire a generare incontrollabili episodi di violenza dettati dalla inadeguatezza di coloro che le andranno a comporre, come già per altro verificatosi a Massa

CONSIDERATI i rilievi mossi dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in fase di promulgazione della legge con una lettera al Presidente del Consiglio e ai Ministri degli Interni e della Giustizia, in cui esprime “forti perplessità e preoccupazioni” sul provvedimento, in particolare sul reato di clandestinità e sulle ronde

CONSIDERATO che a parere dei nostri Gruppi e di autorevoli costituzionalisti sul decreto de quo vi sono notevoli punti in contrasto con la Costituzione e su questi si pronuncerà, come prevede la Costituzione stessa, la Corte Costituzionale nei modi e nei regolamenti che le sono propri.

CONSIDERATO che, da quanto si apprende dalla stampa, nel Decreto attuativo che verrà pubblicato il prossimo 8 agosto, sarà stabilito il principio secondo il quale sarà il Sindaco del luogo ad autorizzare ed eventualmente organizzare le cosiddette ronde;

Tutto ciò considerato

I Gruppi consiliari del PARTITO DEMOCRATICO, Comunisti Uniti e La Sinistra per San Miniato


ESPRIME la più totale contrarietà all’approvazione del Pacchetto Sicurezza (Legge 94/2009) avvenuta il 2 luglio 2009, ritenendo tale provvedimento indegno per ogni Paese civile e in netto contrasto con la storia, i valori e la cultura dell’Italia repubblicana e della sua Carta Costituzionale;

CHIEDE al Sindaco e alla Giunta di attivarsi fin da subito per la creazione di un tavolo di lavoro con gli altri enti preposti, al fine di dare piena applicazione ai principi costituzionali di tutela della maternità, infanzia e gioventù (Art 31, II comma Costituzione) e al fine di tutelare e garantire tutte le persone che si rivolgono agli uffici comunali

GIUDICA antidemocratico e anticostituzionale l’istituzione delle associazioni di volontari per la sicurezza, più comunemente conosciute come ronde, e IMPEGNA, altresì, il Sindaco ad esprimere ferma contrarietà e a non AUTORIZZARE e SOSTENERE la loro istituzione sul territorio del Comune di San Miniato.

CHIEDE alla Regione Toscana la piena applicazione della Legge Regionale 29/2009 per assicurare agli immigrati condizione di uguaglianza con i cittadini italiani e garantire loro interventi di inclusione sociale oltre all’assistenza sanitaria presso le strutture del servizio sanitario regionale;

dà mandato al Presidente del Consiglio di trasmettere il presente ordine del giorno agli organi della Regione Toscana e di renderlo noto alla popolazione attraverso i mezzi di informazione e nelle altre forme abitualmente usate per comunicare ai cittadini le deliberazione del Consiglio


Gruppi consiliari del PARTITO DEMOCRATICO, Comunisti Uniti e La Sinistra per San Miniato





mercoledì 29 luglio 2009

Le bugie hanno le gambe corte

Nel Consiglio del 10 luglio, come riportato nel resoconto, la Sinistra per San Miniato si oppose ad una variazione di bilancio che portava alla destinazione di ulteriori risorse per lavori al Palazzo Comunale. Il resoconto riportato su questo blog, fu anche pubblicato dai giornali locali (Tirreno 15 luglio 2009) e al resoconto seguì una risposta del Sindaco Gabbanini ("Operazione fatta senza costi "Tirreno 16/07/09) che riporto fra virgolette
Lo aveva detto in Consiglio, lo ripete dopo che la sinistra sanminiatese, certe accuse le ha rese pubbliche. "Ma sono false - spiega il Sindaco Vittorio Gabbanini - spostare il portone di ingresso da uno laterale a quello principale non è costato niente al Comune ed offre un servizio migliore ai cittadini" Forse, è l'ipotesi, le accuse si rivolgono allo spostamentop dell'URP, l'Ufficio di relazioni col pubblico,"Ma anche questo, tranne il costo di alcune etichertte insegne e il lavoro degli operai per il trasloco, non è costato niente. E anche in questo caso la decisione migliora il servizio

Poichè farci dare del bugiardo, ci piace poco, vi dimostriamo, con tanto di atti pubblici (delibera di approvazione dei lavori) se i lavori da fare al Palazzo Comunale (non quelli che furbescamente il Sindaco ha rammentato, ma quelli deliberati in Giunta) hanno dei costi o meno. Quei lavori e non quelli rammentati dal Sindaco erano in discussione e a quelli con i relativi costi noi ci siamo opposti.
I cittadini valutino, con i fatti e non a parole, chi ha detto il falso!!
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 106 DEL 09/07/2009
Oggetto: Lavori di manutenzione straordinaria su edifici di proprietà comunale vincolati ai sensi del D.Lgs. 42/2004 – Approvazione progetto preliminare.

L'anno Duemilanove e questo giorno 9 (nove) del mese di Luglio, alle ore 16:00 - nella sala delle adunanze del Comune suddetto, regolarmente convocata, la Giunta Comunale composta dai Sigg.ri:
GABBANINI VITTORIO- Sindaco
ROSSI CHIARA - Vice Sindaco
BERTINI GIANLUCA - Assessore
GOZZINI GIACOMO- Assessore
PIAMPIANI MARIATERESA- Assessore
SPALLETTI DAVID- Assessore
TOGNETTI ANNA MARIA- Assessore

si è riunita per trattare gli argomenti posti all'o.d.g..
Presiede l’adunanza il Sig GABBANINI VITTORIO, in qualità di Sindaco; nessun assessore risulta assente.
Pertanto il numero totale dei presenti è n. 7; il numero totale degli assenti è n. 0.
Assiste il Segretario Generale, VENTURI MARZIA
Il Presidente, constatato che gli intervenuti sono in numero legale, dichiara aperta la riunione ed invita i convocati a deliberare sulle proposte all’ordine del giorno.

L A G I U N T A
Preso atto della necessità di porre in essere interventi di manutenzione straordinaria su alcuni edifici di proprietà comunale, vincolati ai sensi del D.lgs. 42/2004 (es. copertura, sia strutturale che manti, docciature, interventi di natura edile interni agli edifici, adeguamento impiantistico, modifica di componenti impiantistiche, interventi di recupero pittorico e di finitura, elementi di chiusura, infissi in legno ecc.);
Visto, a tal proposito, il progetto preliminare redatto dal Geom. Paolo Bianchi, Istruttore Tecnico del Settore Programmazione e Gestione del Patrimonio Pubblico, per la “Manutenzione straordinaria su edifici di proprietà comunale vincolati ai sensi del D.lgs. 42/2004” dell’importo complessivo di euro 135.030,04 così ripartito:

EDIFICI DI PROPRIETA' COMUNALE VINCOLATI AI SENSI DEL D.Lgs. 42/2004 - LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA - COMPUTO METRICO ESTIMATIVO
N° CATEGORIA DI LAVORO totale
A OPERE PROVVISIONALI 3.170,00
B DEMOLIZIONI - SMONTAGGI 6.471,00

C OPERE STRUTTURALI IN LEGNO 10.815,00
D MURATURE E COIBENTAZIONI 20.022,00
E INTONACI 6.180,00
F TINTEGGIATURE 11.645,10
G PERE DA FABBRO 5.789,00
H INFISSI 25.555,20
I IMPIANTI 16.500,00
TOTALE GENERALE 106.147,30
ONERI PER LA SICUREZZA 4.533,06
TOTALE 110.680,36
I.V.A. 20% 22.136,07
SPESE ART. 92 D.LGS. 163/2006 0,50% 553,40
SOMME A DISPOSIZIONE 1.660,21
TOTALE 135.030,04


Preso atto che il progetto preliminare di cui trattasi si compone dei seguenti elaborati:
- Relazione tecnica (allegato C);
- Quadro economico (allegato D);
- Computo metrico estimativo (allegato E);
- Planimetria generale (allegato F).

Considerato che l’intervento di “Manutenzione straordinaria su edifici di proprietà comunale vincolati ai sensi del D.Lgs. 42/2004” per l’importo di 135.030,04 euro sarà inserito nell’Elenco Annuale 2009 dei Lavori Pubblici;
Ritenuto di provvedere al finanziamento dell’intervento di cui trattasi con le somme che verranno messe a disposizione nel Bilancio di Previsione anno 2009 tramite apposita Variazione di Bilancio;
Preso atto che il responsabile del procedimento, ai sensi e per gli effetti dell’art. 10 del D.Lgs. n. 163/2006, è, per l’intervento di cui trattasi , il Geom. Paolo Bianchi, Istruttore Tecnico del Settore Programmazione e Gestione del Patrimonio Pubblico;
Vista la validazione della progettazione, effettuata dal responsabile del procedimento attraverso apposita istruttoria di verifica, che si allega al presente atto (allegato B);
Ritenuto, pertanto, sulla base di quanto sopra descritto ed indicato, che possa oggi essere approvata la progettazione preliminare dell’intervento di cui trattasi ai sensi dell’art. 93 D.Lgs. 163/2006 e successive modifiche ed integrazioni;
Ravvisata, tra l’altro, l’urgente necessità di porre rimedio ad alcune problematiche manutentive che si sono evidenziate su alcuni edifici di proprietà comunale e precisamente, interventi di funzionalizzazione dell’atrio principale del Palazzo Comunale, con opere di organizzazione e suddivisione dello spazio e istallazione di video controllo, sia degli accessi che delle parti affrescate e pitturate della vecchia e nuova sala consiliare; riprese e sistemazioni del piano terreno del Palazzo sede degli Uffici facenti capo al Settore Pianificazione del Territorio e Sviluppo Economico, nonché riprese e tinteggiature delle parti esterne della facciata principale in avanzato stato di degrado;
Vista, a tale proposito, una prima previsione di spesa redatta dall’Ufficio Tecnico Comunale nella quale sono stati appunto stimati tali interventi per un complessivo importo di euro 41.740,04, di cui euro 33.059,29 per lavori di manutenzione, euro 1.153,95 per oneri per la sicurezza, 6.842,63 per I.V.A. 20%, euro 553,40 ai sensi dell’art. 92 comma 5° del D.Lgs. 163/2006 ed Euro 1.660,21 per somme a disposizione;
Visto, il parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica del presente atto, espresso, ai sensi dell’art. 49, comma 1, del “Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali” - T.U.E.L. approvato con D. Lgs. 18.08.2000, n. 267 e successive modifiche ed integrazioni, dal Responsabile del Servizio Opere Strategiche, che entra a far parte integrante del presente atto (allegato A);
Omesso il parere in ordine alla regolarità contabile del presente atto, ai sensi dell’art. 49, comma 1, del “Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali” - T.U.E.L. approvato con D. Lgs. 18.08.2000, n. 267 e successive modifiche ed integrazioni, in quanto dallo stesso non derivano impegni di spesa o diminuzioni di entrata;
A voti favorevoli unanimi resi nei modi e forme di legge;
D E L I B E R A
1. per quanto in premessa motivato, di approvare il progetto preliminare redatto dal Geom. Paolo Bianchi, Istruttore Tecnico del Settore Programmazione e gestione del Patrimonio Pubblico, per la “Manutenzione straordinaria su edifici di proprietà comunale vincolati ai sensi del D.lgs. 42/2004” dell’importo complessivo di € 135.030,04 così ripartito:


EDIFICI DI PROPRIETA' COMUNALE VINCOLATI AI SENSI DEL D.Lgs. 42/2004 - LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA - COMPUTO METRICO ESTIMATIVO

N° CATEGORIA DI LAVORO totale

A OPERE PROVVISIONALI 3.170,00
B DEMOLIZIONI - SMONTAGGI 6.471,00
C OPERE STRUTTURALI IN LEGNO 10.815,00
D MURATURE E COIBENTAZIONI 20.022,00
E INTONACI 6.180,00
F TINTEGGIATURE 11.645,10
G OPERE DA FABBRO 5.789,00
H INFISSI 25.555,20
I IMPIANTI 16.500,00

TOTALE GENERALE 106.147,30
ONERI PER LA SICUREZZA 4.533,06
TOTALE 110.680,36
I.V.A. 20% 22.136,07
SPESE ART. 92 D.LGS. 163/2006 0,50% 553,40
SOMME A DISPOSIZIONE 1.660,21
TOTALE 135.030,04

1. Di dare atto che il progetto preliminare di cui al punto n. 1 si compone dei seguenti elaborati che si allegano al presente atto a formarne parte integrante e sostanziale:
- Relazione illustrativa (allegato C);
- Quadro economico (allegato D);
- Computo metrico estimativo (allegato E);
- Planimetria generale (allegato F).

2. Di inserire l’intervento di “Manutenzione straordinaria su edifici di proprietà comunale vincolati ai sensi del D.lgs. 42/2004 - P.79/08” nell’elenco annuale 2009 dei Lavori Pubblici, per l’importo di € 135.030,04.

3. Di dare atto che la spesa per l’intervento di cui trattasi, per un importo di € 135.030,04, troverà copertura finanziaria nel Bilancio di Previsione anno 2009 con apposita variazione di Bilancio.

4. Di disporre che un primo lotto dei lavori relativi al suddetto progetto preliminare dovrà riguardare gli interventi sul Palazzo Comunale e sul Palazzo sede degli Uffici facenti capo al Settore Pianificazione del Territorio e Sviluppo Economico, per un importo complessivo di euro 41.740,04, di cui euro 33.059,29 per lavori di manutenzione, euro 1.153,95 per oneri per la sicurezza, 6.842,63 per I.V.A. 20%, euro 553,40 ai sensi dell’art. 92 comma 5° del D.Lgs. 163/2006 ed Euro 1.660,21 per somme a disposizione;

5. Di dare mandato al Dirigente del Settore Programmazione e Gestione del Patrimonio Pubblico di provvedere, nel rispetto del Programma Triennale 2009-2011 e dell’Elenco annuale 2009 dei Lavori Pubblici che saranno approvati, di provvedere a quanto necessario per la predisposizione dei successivi livelli di approfondimento progettuale.

6. Di allegare al presente atto a formarne parte integrante e sostanziale, il parere di cui all’art. 49, comma 1, del “Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali” - T.U.E.L. approvato con D. Lgs. 18.08.2000, n. 267 e successive modifiche ed integrazioni (allegato A).

7. Di dare atto che, ai sensi dell’art. 125 del “Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali” - T.U.E.L. approvato con D. Lgs. 18.08.2000, n. 267 e successive modifiche ed integrazioni, contestualmente all’affissione all’Albo Pretorio, la presente deliberazione viene trasmessa in elenco ai capigruppo consiliari.

Indi la Giunta Comunale

In considerazione della necessità di provvedere quanto prima ad inserire l’intervento di “Manutenzione straordinaria su edifici di proprietà comunale vincolati ai sensi del D.lgs. 42/2004 ” nell’elenco annuale 2009 dei Lavori Pubblici;
Con successiva unanime votazione
D E L I B E R A
Di dichiarare il presente atto immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134, comma 4, del “Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali” - T.U.E.L. approvato con D. Lgs. 18.08.2000, n. 267 e successive modifiche ed integrazioni.

lunedì 27 luglio 2009

Il livore e lo spirito

Ci hanno spesso riferito dei veementi attacchi che alcuni personaggi di spicco del partito Democratico di San Miniato riservano a La Sinistra per San Miniato. Forse, non riuscendo a sillabare bene la parola sinistra, gli attacchi diventano ad personam riferendosi ad alcuni compagni che militano nella nuova formazione politica.
Pensavamo che tanta acredine fosse solo strategica al periodo elettorale, legata a strane paure per un risultato scontato in partenza.
Sembra però che tale belligeranza continui a permanere in interventi all’interno della Direzione del PD. Ci domandiamo come mai siamo così malvisti, assurti a nemico numero uno.
Eppure la nostra campagna elettorale è stata propositiva e le nostre critiche ci sono apparse quasi irrilevanti a paragone degli attacchi che il Sindaco Gabbanini e i candidati sferravano contro la passata amministrazione quasi fosse stata una forza politica avversaria.
Cosa ci viene attribuito di così pericoloso e devastante di cui nemmeno noi siamo a conoscenza?
La nostra presenza politica ed il fatto di avere un Consigliere eletto perché è così insopportabile?
Siamo pericolosi per qualche affare poco lecito? Possiamo scoprire qualcosa che è bene tenere nascosto?
Sarebbe bene che questa cosa fosse chiarita all’interno del PD, perché se non ci sono segreti da nascondere allora tutto va ricondotto ad un normale confronto politico tra la maggioranza ed una opposizione capace ed in grado di collaborare su punti condivisi del programma.
Chi continua ad avere e mostrare il dente avvelenato si domandi se tanto livore faccia bene allo spirito.

Consiglio Comunale 10 Luglio 2009

Iniziamo a passare agli organi di informazione le nostre interrogazioni e i nostri interventi in consiglio comunale come atto dovuto di trasparenza nei confronti degli elettori che ci hanno dato fiducia e si aspettano da noi un’opposizione attenta e costruttiva sui principi cardine del nostro programma politico: partecipazione, trasparenza nelle scelte amministrative, tutela del lavoro e dei diritti, riqualificazione del territorio, uso delle energie rinnovabili.
Nel consiglio del 10 luglio u.s., visto l'ampio uso fatto degli incarichi esterni e la notevole incidenza sul bilancio, abbiamo chiesto attraverso una interrogazione, chiarezza sugli incarichi di consulenza e progettazione esterna.
Rispetto ai punti all’ordine del giorno abbiamo espresso la nostra contrarietà sulla scelta operata dall’amministrazione di destinare risorse per ulteriori lavori sugli immobili comunali, una variazione di spesa di circa 120 mila euro per interventi su immobili che hanno già visto un grosso investimento di risorse negli anni passati. In un momento dove i comuni stessi denunciano difficoltà di bilancio riteniamo che ogni spesa debba essere prioritariamente rivolta verso quelle situazioni a carattere sociale capaci di sgravare i cittadini di oneri spesso ormai insostenibili.
Rispetto ad altre due proposte portate in Consiglio e cioè i piani triennali di contenimento delle spese di funzionamento per dotazioni informatiche, apparecchiature di telefonia mobile e autovetture di servizio, nonché dei beni immobili ad uso abitativo e di servizio, abbiamo rilevato sia all’interno delle commissioni competenti, che in Consiglio Comunale come la mancanza di una ricognizione e presentazione dell’esistente, che la legge prevede come propedeutica alla stesura delle linee guida, di fatto non consentisse al consiglio di esprimere valutazioni di indirizzo verso soluzioni alternative (ad esempio open-source rispetto alle dotazioni informatiche,conversione graduale dei mezzi di servizio con tecnologie non inquinanti e meno costose).
Auspichiamo per il futuro che i prossimi punti all'ordine del giorno del Consiglio comunale trovino nella varie commissioni un completo e trasparente momento di approfondimento, in modo che nelle future votazioni sia la maggioranza che le opposizioni possano meglio esprimersi sui contenuti e non sui ruoli prestabiliti.
Vogliamo esprimere un nota positiva sulle intenzioni espresse sulla stampa dall'Assessore Gozzini che con le sue proposte di revisione del piano parcheggi di San Miniato condivide quanto da noi detto nel nostro programma in campagna elettorale.