martedì 29 settembre 2009

Mozione per la prevenzione e la lotta all’omo-transfobia

Nel Consiglio Comunale del 28/09/09 la Sinistra per San Miniato ha presentato due mozioni che verrannop discusse al prossimo consiglio. La prima è sulla prevenzione e lotto all'omotransfobia, questo è il testo:

Considerato
il pesante clima di omofobia esistente nel paese degenerato in numerosi episodi di violenza accaduti nel corso dell’ultimo anno in diverse città d’Italia, tra i quali:
- aggressione e pestaggio del cantautore Emilio Rez (Roma, 19 agosto);
- pestaggio e accoltellamento di una coppia gay all’uscita di un locale (Roma, 22 agosto);
- incendio davanti ad un locale che ospita una rassegna di cultura gay (Roma, 26 agosto);
- insulti e pestaggio di due ragazzi stranieri omosessuali (Napoli, 28 agosto);
- lancio di due bombe carta davanti ad un luogo di raduno gay (Roma, 1 settembre);
- aggressione a sprangate di due ragazzi (Bologna, 8 settembre);
- aggressione e pestaggio di un ragazzo all’uscita di un locale gay (Firenze, 9 settembre);
- aggressione di un socio di un circolo gay (Bologna, 12 settembre);
una cultura diffusa ancora oggi anche in Italia che spinge a considerare le persone omosessuali, transessuali e transgender come perverse o malate, rendendole spesso oggetto di scherno e discriminazione e obbligandole a nascondersi e spesso a rinunciare, per paura di essere scoperte, al diritto di denunciare maltrattamenti, percosse, furti o ricatti;
Premesso che
Il Parlamento Europeo il 18 gennaio 2006 ha approvato più risoluzioni attraverso le quali invita gli Stati membri ad agire per contrastare i diversi fenomeni in cui la omo-transfobia si manifesta (-P6_TA(2006)0018, P6_TA(2006)0273, P6_TA(2007)0167-);
La Costituzione della Repubblica Italiana (art. 3) stabilisce che:
tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani all’articolo 2, comma 1 recita: “Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione.”
La Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea (2000/C 364/01) all’articolo 1 recita: “La dignità umana è inviolabile. Essa deve essere rispettata e tutelata”. E all’articolo 21 ribadisce: “E’ vietata qualsiasi forma di discriminazione fondata, in particolare, sul sesso, la razza, il colore della pelle o l’origine etnica o sociale, le caratteristiche genetiche, la lingua, la religione o le convinzioni personali, le opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, l’appartenenza ad una minoranza nazionale, il patrimonio, la nascita, gli handicap, l’età o le tendenze sessuali”.
La legge Regionale n.63 del 2004, che impegna la Regione Toscana a garantire “il diritto all'autodeterminazione di ogni persona in ordine al proprio orientamento sessuale e alla propria identità di genere” adottando “politiche finalizzate a consentire a ogni persona la libera espressione e manifestazione del proprio orientamento sessuale e della propria identità di genere, e promuove il superamento delle situazioni di discriminazione”;
Tenuto conto che:
in Italia non ci sono specifiche politiche tese a contrastare le forme di discriminazione nei confronti delle persone omosessuali, transessuali o transgender e non esistono dati statistici utili per valutare il fenomeno
I dati statistici (2009) dell’Agenzia UE per i diritti fondamentali dimostrano che l’omofobia è un fenomeno socialmente in piena diffusione nei paesi europei ed in molti casi tollerata se non sostenuta apertamente da esponenti politici ed istituzionali (esempio sindaco di Treviso Giancarlo Gentilini, che in occasione di un raduno gay nella sua città ha dichiarato di aver dato ordine alla sua comandante della Polizia municipale di fare “pulizia etnica contro i culattoni”;
Tutto ciò premesso e considerato,
Il Consiglio Comunale di San Miniato
condanna
ogni discriminazione fondata sull'orientamento sessuale ed ogni atteggiamento fisico e verbale espressione di omofobia ed istigatore di odio e violenza nei confronti delle persone omosessuali, , transessuali o transgender;
Impegna il Sindaco e la Giunta Comunale:
a promuovere, anche in coordinamento con le associazioni e gli organismi operanti nel settore, iniziative destinate a sensibilizzare l’opinione pubblica verso la cultura delle differenze, la prevenzione e la condanna degli atteggiamenti e dei comportamenti di natura omofobica e transfobica;
a promuovere, in collaborazione con gli organismi istituzionali di competenza, interventi nella scuola, perché istituzione deputata all’educazione dei futuri cittadini ad una cultura delle diversità e quindi luogo principale per lo sviluppo di iniziative dedicate alla lotta contro le discriminazioni.
Ad aderire alla Rete Ready (Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni contro le discriminazioni);

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